Il bambino e la sua mamma parlano guardandosi negli occhi e ciò è possibile perché quella con i figli è un’intima comunicazione di gesti e affetti. Il rapporto madre-bambino rappresenta la più importante delle relazioni d’affetto nella vita di ciascun individuo. Molti sono gli insegnamenti da dare a un bambino per prepararlo alle cose del mondo e molti sono gli strumenti educativi che si possono scegliere. Si educa parlando, spiegando, confrontandosi, chiarendo e dando il buon esempio, ammonendo, sgridando - se è il caso -, ma anche giocando e partecipando al mondo “bambino”, ovvero calandosi nel fantastico immaginario dei piccoli.
Un ottimo strumento per raccontare il mondo e insegnare la morale ai piccoli è rappresentato dalle fiabe: storie fantastiche che celano i più nobili e puri princìpi. Vanno bene tutte, da quelle classiche a quelle originali, dalle più moderne e avventurose alle più antiche, semplici e intramontabili. Leggere le favole ai bambini è un uso antico, un rito d’amore, un momento d’incontro e crescita. Eppure, al giorno d’oggi, sarebbe più facile accedere a youtube e lanciare fiabe a cartone animato, o quelle in dvd, ne esistono tantissime versioni meravigliose. Invece no. Bisogna leggere, prendere un bel libro, grande, colorato e illustrato, sfogliarlo, raccontarlo e viverlo.
Condividere la lettura di un libro con i bambini rafforza il rapporto di intimità che lega i genitori a loro. Infatti la mamma che legge, di fatto mette se stessa, la sua voce, il suo corpo, la sua mimica, a disposizione di una scoperta del bambino. In altre parole leggendo permette al piccolo di apprendere una cosa nuova, che è una bella cosa, avvincente per il piccolo, divertente, coinvolgente. Il fatto che sia la mamma a leggere la storia permette al piccolo di parteciparvi con maggiore slancio, perché non si tratta semplicemente di ascoltare o vedere un “gioco” piacevole, si tratta per il bambino di condividere uno spazio con la madre.
È provato che il bimbo abituato alla lettura è più precoce nell’acquisizione del linguaggio, ha un vocabolario più completo e si esprime meglio rispetto ai coetanei che non sono stati introdotti dai genitori al “piacere dei libri”.
Davvero bello questo blog... gli argomenti trattati sono molto interessanti, e soprattutto non ci si annoia!!! Questo post sulla lettura ai bimbi è una cosa che condivido molto.. forse perchè ho più modo di essere a contatto con tanti bambini,e purtroppo la maggior parte malati.. e tante volte per far in modo che accettino la loro malattia con serenità e a responsabilizzarli sulla terapia da seguire, si ricorre spesso e volentieri a personaggi di fiabe e cartoni... e devo dire che questa tattica ha molto successo!!! PERCIO' W LA LETTURA DI FIABE DA PARTE DA MAMME, E PERCHE' NO,INFERMIERI E CHIUNQUE SIA, AI BIMBI!!! CHE SEMPRE E COMUNQUE SONO PORTATORI DI GIOIA.. ANCHE NEL DOLORE.
RispondiEliminaQuella dell'ospedale è una triste realtà purtroppo, soprattutto se vissuta da un bambino che dovrebbe impiegare quel tempo a giocare. Per fortuna ci siete voi infermieri che riuscite a rallegrare un pò le loro giornate!
RispondiEliminaGrazieeee :D
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