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mercoledì 24 novembre 2010

Mille splendidi soli, il romanzo delle donne afghane

Il 25 novembre ricorre la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Molte le associazioni italiane che si riuniranno per numerose iniziative. Noi vogliamo partecipare con la recensione di un libro che, oggi più che mai, rappresenta la drammatica situazione delle donne afghane. “Mille splendidi soli” è il secondo romanzo di Khaled Hosseini, scrittore americano di origine afghana, autore del precedente best seller “Il cacciatore di aquiloni”.
La trama di questo libro  è complessa e appassionante. Intreccia le vite di due donne che conducono due esistenze completamente differenti, fino a quando verranno costrette a condividere lo stesso tetto e lo stesso uomo.



La storia si svolge in Afghanistan, in un periodo che va dagli anni ’60 a oggi. Mariam è una bambina di Herat, figlia illegittima di Jalil, un uomo ricco. Vive poco fuori la città con la madre, allontanata dall’uomo a causa della gravidanza, ma per la piccola, il padre è comunque una persona eccezionale. Alla morte della madre, Mariam ha quindici anni e viene data in sposa a Rashid, che le impone di indossare il burqa e di seguire i precetti islamici. Rashid la tratta secondo la tradizione, senza alcun rispetto per la sua dignità, i suoi desideri e il suo corpo. Col tempo Mariam imparerà a sottomettersi a quel tipo di ordine sociale.
Laila nasce nel 1978, a Kabul. Abita a pochi metri di distanza dalla casa di Rashid e Mariam. La sua famiglia è di costumi più “liberali”: la madre non indossa il burqa e il padre le fa frequentare la scuola. Laila è molto intelligente e indipendente e sa che potrà fare molto per il suo popolo. Fin da bambina è sempre in compagnia di Tariq che, col passare degli anni, da amico si trasformerà in amore della sua vita. Ma i continui rivolgimenti politici impediranno alla sua famiglia di vivere felice: l’occupazione russa, l’inizio della Jihad, la vittoria dei mujahidin, la vittoria dei talebani e il loro regime islamico. Tutto questo porta alla morte dei suoi familiari. Laila viene salvata e accolta da Rashid e Mariam. Dopo la morte di Tariq, Laila acconsente a sposare Rashid. Inizia così la convivenza con Mariam. Le due donne diventeranno grandi amiche e, nonostante le loro differenze, sapranno aiutarsi e sostenersi a vicenda nelle grandi prove che si troveranno ad affrontare durante i lunghi anni di guerra.
Un romanzo che valorizza l’amicizia e l’amore, che racconta la storia di un popolo sottomesso e di una guerra che porta distruzione.

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